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La Brughiera

La brughiera è un tipo particolare di habitat che cresce grazie alla scarsa presenza di humus (chiamato infatti anche landa a brugo), caratterizzata dalla presenza di suoli acidi e da vegetazione a crescita bassa.

Questa è la definizione che Wikipedia dà quando si digita questa parola, proseguendo poi all’Italia in particolare leggiamo:

Il brugo
Il brugo

La tipica brughiera dell’Italia settentrionale è dominata dal brugo, da cui prende il nome, ma sono presenti anche specie di erica e di ginestra dei carbonai. Si tratta in genere di un terreno pianeggiante o di modesta altitudine (alta Pianura padana), dei pendii collinari e montuosi vicini alla pianura e dei corridoi morenici delle Prealpi. Si tratta di un terreno acido, povero di sali solubili (geloide) e humus, frequentemente argilloso, arenoso o ferrettizzato. Il terreno è in genere inadatto alla vegetazione arborea e alla coltivazione e quindi di scarsissimo valore economico, a parte l’uso della terra di brughiera come terriccio; ciò nonostante possono essere presenti popolazioni sparse di rovere e betulla bianca, che rappresenterebbero la vegetazione originaria.

Questa è la definizione che ci restituisce Wikipedia digitando “brughiera” ed infatti questa è la  descrizione che corrisponde esattamente al tipo di vegetazione del territorio che circonda il territorio di Somma Lombardo – Vergiate.

Il poligono di Somma Lombardo, presso il quale la sezione UNUCI di Gallarate organizzava le gare di tiro, è appunto situato in un territorio caratterizzato da questo tipo di vegetazione.

Se prendiamo la tavoletta dell’IGM Foglio 32 sez.IV “Vergiate” e cerchiamo il Poligono di Somma Lombardo a coordinate MR 76906152, nella toponomastica riportata li attorno possiamo leggere Brughiera di Garzonera, Brughiera di Guaglio, Brughiera di Vigano.

Trent’anni fa alcuni Ufficiali della sezione UNUCI di Gallarate che avevano girato un po’ per l’Europa per vedere cosa si faceva all’estero, ebbero l’idea di variare un po’ le solite gare di tiro che si effettuavano al Poligono di Somma Lombardo, pertanto pensarono di effettuare una marcia topografica e una corsa nel territorio li attorno ed in alcuni punti predisposti effettuare delle prove quali il lancio della bomba a mano e la stima della distanza, per poi arrivare all’interno del poligono per effettuare il tiro con arma lunga e con arma corta.

Quegli Ufficiali della sezione UNUCI di Gallarate vollero inoltre dare un nome a questa attività e visto il territorio in cui si svolgeva pensarono di chiamarla “BRUGHIERA”.

Era nata così la prima gara di pattuglia in Italia.

Sono passati trent’anni ed ogni anno la sezione UNUCI di Gallarate ha continuato ad organizzare la Brughiera ed ogni anno si è cercato di cambiare, di introdurre cose nuove, di migliorare.

La gara è iniziata come gara di pattuglia composta da tre elementi ed era esclusivamente diurna, poi si pensò di prolungare lo svolgimento anche nella prima parte della notte e divenne così una gara diurna e notturna, poi si pensò di aumentare il numero dei componenti la pattuglia arrivando a sette elementi per poi passare ad otto elementi.

Brughiera era definita “Gara di marcia, orientamento e tiro” oggi Brughiera ha rinunciato ad essere una gara perché si è voluto dare maggior peso alla componente addestramento, come richiesto anche dallo Statuto UNUCI all’articolo 2 comma 1, pertanto viene definita semplicemente “esercitazione notturna e diurna per pattuglie militari “.

Scudetto ITALIA sulle SCBT
Scudetto ITALIA sulle SCBT

Il tema su cui si basa oggi è quello dell’impiego di unità all’estero nelle “operazioni di sostegno della pace”, ovvero:

  • Peacekeeping
  • Humanitarian Aid
  • Peace Enforcement
  • Conflict Prevention
  • Peacemaking
  • Peace Building

Brughiera ne ha fatta di strada e si spera che ne faccia ancora tanta continuando ad assolvere il compito che la sezione di Gallarate con essa vuole portare a compimento:

“concorrere alla formazione morale e professionale degli Ufficiali di ogni ruolo e grado delle categorie in congedo nonché, alle connesse attività divulgative e informative, per il loro impiego nell’ambito delle Forze di completamento e delle Unità militari attive”.