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BRUGHIERA 2014-

Il 28, 29 e 30 marzo 2014 la sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) di Gallarate ha organizzato la XXX^ Edizione della “Brughiera”, esercitazione diurna e notturna per pattuglie militari, formate da personale della Riserva, che si è svolta nel territorio del Parco del Ticino e dei comuni di Ferno, Lonate Pozzolo, e frazione di Vizzola Ticino, e Somma Lombardo. L’esercitazione verteva sulle operazioni di assistenza umanitaria alla popolazione in un teatro operativo estero considerato rischioso.
Per la componente militare hanno partecipato n.11 pattuglie da 8 elementi, provenienti da tutta Italia, cimentandosi in diversi periodi formativi e scenari sul pattugliamento notturno, sulle tecniche di irruzione, sulla formazione basica nel campo della medicina tattica, sulle procedure di imbarco/sbarco dall’elicottero, nella scorta di convoglio e la distribuzione viveri, nell’assistenza alla popolazione civile ed recupero equipaggio velivolo abbattuto. Parallelamente, hanno operato anche diverse organizzazioni di volontariato di protezione civile di gruppi operanti tra le Provincie di Varese e Milano, nonché in forza al Parco del Ticino, coordinate sapientemente dai veterani della Protezione Civile di Legnano che, avvalendosi del medesimo impianto organizzativo e delle location, hanno svolto le proprie prove di intervento idrogeologico, di ricerca persone scomparse, ed organizzato tutta la logistica dell’esercitazione.
All’ottima riuscita dell’esercitazione hanno contribuito inoltre i softgunner (sportivi che praticano il Softair) di varie associazioni sportive affiliate allo CSEN di Varese, che impiegati come “role-players” sui diversi scenari operativi ricreati con grande realismo dalla Direzione di Esercitazione, hanno “interpretato” con grande accuratezza, anche nell’abbigliamento e nell’atteggiamento, i ruoli assegnatigli di volta, in volta: i manifestanti ostili, gli “insurgents”, gli appartenenti a gang criminali ed, insieme ad altre componenti del volontariato come gruppi di Boys Scout e studenti, la popolazione civile da soccorrere. Nei vari scenari, di fronte alle situazioni animate dai “softgunner” varesini seguendo un accurato copione, il personale della Riserva ha dovuto mettere in pratica quanto acquisito nella costante formazione ed addestramento militare, previsto ex art. 2, 1° comma del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50 “Regolamento recante la privatizzazione dell’ente pubblico non economico Unione nazionale degli Ufficiali in congedo d’Italia”, applicando dalle procedure previste dal Diritto Internazionale Umanitario, alle tecniche operative e di gestione delle varie situazioni previste nelle missioni di assistenza umanitaria. In tal modo, i “riservisti” messi a dura prova dalle situazioni proposte, rese ancora più difficoltose dall’impiego come strumento addestrativo del softair (o “tiro tattico sportivo”) che prevede l’utilizzo di repliche molto realistiche di fucili d’assalto e armi individuali calibro 6 mm, in cui hanno dovuto applicare le misure di sicurezza ed autoprotezione previste e sviluppare prontezza e decisione nell’applicazione delle “regole d’ingaggio”, sotto il vigile controllo dei “valutatori” della Direzione di Esercitazione.
L’esercitazione, di carattere altamente innovativo e sperimentale, ha visto la combinazione di attività addestrative previste dalle rispettive regolamentazioni di settore, Protezione Civile e Riserva Militare. Ciò allo scopo di avvicinare gli Ufficiali della Riserva ed i responsabili delle unità di Protezione Civile alle tematiche del ruolo del nostro Paese nei nuovi scenari delle operazioni di risposta alle crisi Crisis Response Operation (CRO), ed in particolare, alle Peace Support Operations (PSO), proponendo un nuovo spunto addestrativo circa le attuali funzioni proprie dell’ufficiale subalterno, ed su altri incarichi di carattere tecnico operativo previste nei teatri di impiego quali, ad esempio, il “soccorritore militare” e lo specialista funzionale “CIMIC”. Infatti con la partecipazione nella medesima esercitazione di importanti assetti della Protezione Civile e dell’Emergenza e del Soccorso, ma anche di altre rilevanti realtà del mondo del volontariato e dell’associazionismo, anche sportivo, con le attività esercitative, si è voluto promuovere il tema delle relazioni tra civili e militari (CIMIC) in generale nelle operazioni a supporto della pace, attraverso lo svolgimento di attività di training in comune.
L’esercitazione, programmata a partire dalla sera del 28, per la componente della Riserva Militare e di alcune componenti PROCIV per la parte logistica e delle comunicazioni, è proseguita sabato e domenica, 29 e 30 marzo 2014. Essa, come già evidenziato, ispirata all’impegno nazionale in diversi teatri operativi, denominati “ad elevata intensità”, è stata strutturata in una serie di scenari in cui sono state realizzate le simulazioni di alcune situazioni tipiche di Protezione Civile, in altre, operazioni di assistenza e soccorso alla popolazione con la protezione di componenti militari, ed infine scenari esclusivamente di carattere militare, ideati in modo da non escludere in ogni caso a priori, la possibilità di attivare comunque assetti di emergenza e soccorso laddove il carattere di simulazione “Live” avesse raggiunto i livelli adeguati.
Come supposto tattico, è stato ipotizzato quindi che una Task Force venisse dispiegata nell’ambito di una missione di Crisis response operations (CRO) prevista da apposita risoluzione ONU in una nazione in cui debba essere ripristinata la legalità (come ad esempio la Risoluzione n. 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per il Mali) in supporto alla missione ONU.
Gli scenari di esercitazione realizzati sono stati i seguenti: 1. “Operazione di ricognizione di linea di confine, attraverso l’impiego di long range patrol per prevenzione e repressione di traffici illeciti in attività di Custom Police”
2. “Operational Mentor and Liaison Team Traning” per Military Life Support basico e tecniche e procedure di avvicinamento ed imbarco/sbarco da elicotteri;
3. “Assistenza alla popolazione – Intervento Idrogeologico”;
4. “Assistenza alla popolazione – distribuzione viveri; crowd control; scorta convoglio; imboscata convoglio; recupero feriti”;
5. “Cinturazione area di operazioni di assistenza umanitaria ed attività CIMIC; Assistenza sanitaria alla popolazione; mass casualty incident per attentato ad edificio scolastico; bonifica esplosivi, ricerca e soccorso ed evacuazione feriti; ricerca attentatore fuggitivo con unità cinofile e pattuglie
esploranti”
6. “Ricerca di personale e materiali a bordo di velivolo abbattuto da Manpads ” suddiviso negli ulteriori sottoscenari:

- “Ricerca Persone Scomparse in acqua con utilizzo componente subacquea per recupero corpo pilota annegato a seguito di lancio con paracadute”
– “Ricerca Persone Scomparse con unità cinofile, per recupero membro equipaggio atterrato ferito e privo di conoscenza a seguito di lancio con paracadute”
– “Hostage rescue per recupero membro equipaggio atterrato incolume a seguito di lancio con paracadute e catturato da insurgents”
La presenza di rappresentanti del Corpo in congedo nell’ambito dell’organizzazione dell’esercitazione è stata testimoniata dall’impegnativa prova notturna prevista all’inizio delle attività, che ha riguardato un’operazione di polizia doganale, sia “anticontrabbando” che “antidroga”, vera e propria, ipotizzata su una linea di confine doganale permeabile ai traffici illeciti.
L’operazione prevedeva una ricognizione notturna della sponda lombarda del fiume Ticino, che fungeva da confine fluviale con altra nazione. Le pattuglie impiegate, costantemente in collegamento radio con il rispettivo Comando Plotone installato su veicoli fuoristrada, ha effettuato il riconoscimento di luoghi e attività di osservazione occulta finalizzata all’avvistamento di possibili colonne di contrabbandieri appiedati e/o automontati (interpretati con grande realismo da Role-Players) verosimilmente trasportanti merci vietate (armi e stupefacenti) e/o di contrabbando dalla sponda del confine fluviale, all’interno del territorio. Una volta individuate la/le colonne di contrabbandieri, le pattuglie, mantenendo l’osservazione occulta e senza procedere all’inseguimento, hanno comunicato le coordinate geografiche nonché direzione di marcia al rispettivo Comando, onde consentire allo stesso di organizzare il dispositivo di contrasto attraverso la predisposizione di posti di controllo (check – point mobili) all’interno del territorio (da organizzarsi con pattuglie a ciò comandate ed inviate nei punti topografici disposti dal proprio Comando), onde evitare il raggiungimento da parte delle stesse colonne dell’abitato considerato luogo di destinazione finale ove si è ipotizzato fossero situati i depositi di merci vietate. Le attività svolte, rigorosamente in modalità “Live” e quindi legata al naturale evolversi degli eventi, ha consentito di individuare attraverso l’attività di osservazione e appostamento occulto da parte di uno dei dispositivi composti da pattuglie di riservisti, anche suddivisi in piccoli nuclei, un deposito di armi leggere, ed un nascondiglio di sostanze stupefacenti all’atto del loro recupero da parte di membri di organizzazione criminale, tratti quindi in arresto a seguito di intervento da parte delle pattuglie operanti. Parimenti, l’attività di osservazione occulta sul confine fluviale ha consentito l’individuazione di una colonna di trafficanti appiedati stazionanti nell’entroterra in attesa di ricevere la merce vietata, riusciti però a sfuggire all’identificazione, dileguandosi nella fitta boscaglia. Una colonna di autovetture fuoristrada dell’organizzazione contrabbandiera è invece riuscita ad effettuare indisturbata il tragitto dall’area di ricezione delle merci vietate, fino al deposito di stoccaggio ad alcuni chilometri di distanza grazie all’utilizzo di staffette che hanno preceduto i percorsi evitando i check point predisposti ed eludendo i percorsi delle pattuglie di ricognizione.
Durante l’operazione, sono stati comunque controllati e perquisiti diversi edifici sospettati di essere utilizzati come depositi temporanei , nonché infine l’irruzione a seguito di acquisizioni informative in un edificio adibito a “raffineria” di sostanze stupefacenti al cui interno si trovavano membri di organizzazioni criminali.
Con questo scenario, che ha richiesto una minuziosa pianificazione anche nella determinazione delle “regole del gioco” oltre che all’organizzazione stessa che, per l’estensione in cui si è svolta, ha richiesto accordi con le Forze di Polizia, le Amministrazioni Locali e la Direzione del Parco del Ticino, ha consentito di far toccare con mano a tutto il personale in esercitazione le difficoltà del controllo di un confine, ancorché una porzione di pochi chilometri, e della relativa vigilanza a fini doganali, anticontrabbando e antidroga, che il Corpo quale “Military Custom Police” svolge da sempre, in silenzio e con grande efficacia e determinazione.
L’esercitazione nel suo complesso ha visto la partecipazione, complessivamente tra personale esercitato e staff, sia militare che di Protezione Civile, di circa 200 uomini e donne, con oltre 50 autoveicoli fuoristrada e mezzi speciali, l’allestimento di un campo base con mensa, dormitori, sala briefing, posto comando, torri faro e generatori di energia elettrica, ponti radio, piazzola elicotteri e parcheggi automezzi, con tutte le strutture necessarie anche per la sicurezza dello stesso, nonché la presenza di organizzazioni di volontariato per componenti tecniche e specialistiche anche subacquee, nonché di unità cinofile da ricerca persone ed antiesplosivo.
L’esercitazione che ha riscosso il plauso della Prefettura di Milano e delle Autorità Locali, nonché l’apprezzamento di tutte le componenti esercitate, per la metodologia innovativa scelta e per il raggiungimento di un perfetto amalgama tra tutte le componenti, ha anche evidenziato importanti spunti di riflessione circa gli approfondimenti e i margini di miglioramento che possono essere colmati dalla ancora maggiore motivazione che la riuscita di queste complesse, ma gratificanti, ha lasciato nell’animo di tutti.
Non ultimo, è emerso, ancora più nitido e reale, il ruolo che il personale della Riserva Militare, portato avanti con zelo e passione dalle tante Sezioni dell’Unione Nazionale degli Ufficiali in congedo di cui anche gli Ufficiali del Corpo, grazie anche alle numerose iniziative e la promozione di URFI, fanno parte.
La Riserva Militare, di cui gli Ufficiali in congedo ne costituiscono il collante ed il motore, ha evidenziato un importante modalità di svolgere “volontariato istituzionale”, consentendo allo strumento militare di poter disporre di professionalità varie e non reperibili al suo interno, e della società civile di poter disporre di persone all’interno di essa, in possesso di competenze, mentalità ed esperienze utili ai fini di attività così impegnative e strategiche come quelle della Protezione Civile, di cui, il nostro Paese, può vantare senza alcun dubbio di possederne l’eccellenza.

ORIENTEERING d’AUTUNNO 2014

26 Ottobre 2014

A Solbiate Arno domenica 26 ottobre sotto la direzione della  Sezione UNUCI di Gallarate si è svolta un’esercitazione di orientamento con prove di carattere topografico dislocate lungo un percorso di 8-10 Km.

L’esercitazione,  per pattuglie di 2 (due) elementi, era riservata agli iscritti all’UNUCI (Ufficiali ed Amici), alle Associazioni d’Arma riconosciute, al personale in servizio delle FF. AA., dei Corpi Armati dello Stato, del Corpo Militare della C.R.I. e dello S.M.O.M. e dei Gruppi Volontari di Protezione Civile, studenti che abbiano partecipato ai corsi Allènati per la Vita / Training Day / IUS Incontro UNUCI – Scuola / Pianeta Difesa / Vivi le Forze Armate.

La prova “Orienteering d’Autunno” è inserita nel trittico “Challenge Lombardia”

 Ecco alcune foto.

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e la classifica

CLASSIFICA 26 ottobre_2014

 

 

MILLE MIGLIA 2014

XXXII^ Mille Miglia (13 – 18 Maggio 2014)

Per disposizione del Direttore Sportivo della scuderia U.N.U.C.I. Squadra Corse Gallarate , Ten. Gen. aus Mario Righele, trasmettiamo il seguente comunicato inerente alla classifica ufficiale della Mille Miglia edizione 2014.

Il veicolo Fiat AR51 “Campagnola”, con numero di gara 502 , condotto dall’equipaggio della sezione U.N.U.C.I. di Gallarate composto dai soci Angelo De Giorgi e Gen. B. ( r ) Carlo Capovilla, si è piazzato al 263° posto in classifica generale su 435 auto partecipanti alla XXXII^ edizione della Mille Miglia e
primo nella speciale classifica “M” riservata ai veicoli militari.
La Divisione M alla 1000 Miglia non era stata più ripetuta dal lontano 1952 . L’obiettivo principale della partecipazione dell’ U.N.U.C.I. Squadra Corse Gallarate a questa edizione della Mille Miglia, era non solo di celebrare il 62° di partecipazione dell’Esercito in questa famossima competizione automobilistica,
ma anche quello di ricordare quegli Ufficiali come il Cap. Costa e il Ten. Verga, che si piazzarono primi tra gli equipaggi militari in gara nel 1952 con l’AR-51 “Matta” con numero di iscrizione 4 M.
La Fiat 1101 AR51 “Campagnola” , riproducente tecnicamente e fedelmente in tutto e per tutto la numero 1M del 1952, ha raggiunto questo traguardo di nuovo dopo sessantadue anni.
Una particolare menzione va fatta alla società Goriziane Group SpA di Villesse (GO) che ha ricostruito fedelmente e a proprie spese i quattro veicoli U.N.U.C.I. schierati alla partenza.
Tutte e quattro le nostre vetture sono arrivate all’agognato traguardo di Brescia, Domenica 18 Maggio 2014.

XXXII Mille Miglia

Nuova immagine   Squadra Corse Gallarate

XXXII  Mille Miglia                (13 – 18 Maggio 2014)

Per disposizione del Direttore Sportivo della scuderia U.N.U.C.I. Squadra Corse Gallarate , Ten. Gen. aus Mario Righele, trasmettiamo il seguente comunicato inerente alla classifica ufficiale della Mille Miglia edizione 2014.


Il veicolo Fiat AR51 “Campagnola”, con numero di gara 502 , condotto dall’equipaggio della sezione U.N.U.C.I. di Gallarate composto dai soci Angelo De Giorgi e Gen. B. ( r ) Carlo Capovilla, si è piazzato al 263° posto in classifica generale su 435 auto partecipanti alla XXXII^ edizione della Mille Miglia e
primo nella speciale classifica “M” riservata ai veicoli militari.
La Divisione M alla 1000 Miglia non era stata più ripetuta dal lontano 1952 . L’obiettivo principale della partecipazione dell’ U.N.U.C.I. Squadra Corse Gallarate a questa edizione della Mille Miglia, era non solo di celebrare il 62° di partecipazione dell’Esercito in questa famossima competizione automobilistica,
ma anche quello di ricordare quegli Ufficiali come il Cap. Costa e il Ten. Verga, che si piazzarono primi tra gli equipaggi militari in gara nel 1952 con l’AR-51 “Matta” con numero di iscrizione 4 M.
La Fiat 1101 AR51 “Campagnola” , riproducente tecnicamente e fedelmente in tutto e per tutto la numero 1M del 1952, ha raggiunto questo traguardo di nuovo dopo sessantadue anni.
Una particolare menzione va fatta alla società Goriziane Group SpA di Villesse (GO) che ha ricostruito fedelmente e a proprie spese i quattro veicoli U.N.U.C.I. schierati alla partenza.
Tutte e quattro le nostre vetture sono arrivate all’agognato traguardo di Brescia, Domenica 18 Maggio 2014.

UNIONE NAZIONALE UFFICIALI in CONGEDO d’ITALIA

L’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia è l’associazione degli Ufficiali che hanno appartenuto, con qualsiasi grado, alle tre Forze Armate, ai Corpi Armati dello Stato, alla Croce Rossa Italiana, all’ Sovrano Militare Ordine di Malta, nonchè i Cappellani Militari del ruolo ausiliario e della riserva, che intendono mantenersi uniti per meglio servire lo Stato in ogni tempo e per concorrere agli scopi che esso persegue, nel campo della loro preparazione professionale. È un’associazione apolitica e apartitica.
Ispirandosi alle tradizioni militari italiane, provvede in special modo:

  • a tutelare il prestigio degli Ufficiali in congedo;
  • ad aggiornare la preparazione professionale degli iscritti, curandone l’aggiornamento della cultura, l’addestramento e l’attività fisica-sportiva e quella socio-culturale.

La tessera è valida anche come documento di identità, permette di partecipare a tutte le manifestazioni organizzate dalle sezioni su tutto il territorio nazionale.
Le sezioni UNUCI, coordinate dalle Circosrizioni Regionali e dipendenti dalla Presidenza Nazionale con sede a Roma, attuano i compiti istituzionali previsti dallo stauto, organizzando d’intesa con l’Autorità Militare, una serie di attività di carattere addestrativo-sportivo intese ad aggiornare e sviluppare le conoscenze tecniche-militari nonchè le possibilità operative del personale in congedo.

L’U.N.U.C.I. è associata alla Confederazione Interalleata degli Ufficiali della Riserva (C.I.O.R.) e alla Confederazione degli Ufficiali Medici della Riserva (C.I.O.M.R.).

La Sezione Nazionale si trova al seguente indirizzo:

Via Nomentana, 313
0 0 1 6 2 – Roma
Tel. 06.8548795
Fax. 06.8414555
L’Associazione è presente sul web all’indirizzo: www.unuci.org

L’Associazione pubblica il mensile omonimo.
La redazione può essere contattata al:
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