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BRUGHIERA 2015

Tema dell’Esercitazione era:

“La Cooperazione Civile-Militare in attività di assistenza umanitaria durante operazioni NATO di risposta alle crisi, in ambiente ad alta intensità”.

All’Esercitazione potevano partecipare militari in servizio attivo nelle Forze Armate Italiane e nelle Forze di Polizia; Ufficiali in congedo e soci aggregati U.N.U.C.I. che hanno svolto il servizio militare, in regola con l’iscrizione; Militari in servizio attivo e della riserva appartenenti a Reparti ed Organizzazioni riconosciute della Riserva di Nazioni della NATO e Nazioni amiche; Iscritti ad Associazioni d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa, che hanno svolto il servizio militare, ivi compresi coloro che hanno frequentato corsi di formazione a carattere teorico-pratico presso i reparti delle Forze armate denominati “Vivi le Forze Armate – Militare per tre settimane”.

Hanno partecipato inoltre, seppur con ruoli nettamente differenti, importanti assetti della Protezione Civile e dell’Emergenza e del Soccorso ed altre rilevanti realtà del mondo del volontariato e dell’associazionismo che hanno svolto le loro attività esercitative.

La contemporanea  partecipazione di militari e di civili ha voluto promuovere il tema delle relazioni tra civili e militari nelle operazioni a supporto della pace attraverso lo svolgimento di attività di training in comune.

Lo scopo di questa esercitazione, prevedendo la combinazione di attività addestrative  dalle rispettive regolamentazioni di settore,  è stato quello di avvicinare gli Ufficiali della Riserva ed i responsabili del Volontariato alle tematiche del ruolo del nostro Paese nei nuovi scenari  di “Crisis Response Operations”, ed in particolare, alle “Peace Support Operations”, in teatri particolarmente pericolosi.

BRUGHIERA 2015 – Camp Valmirolo

 

Addestramento ad imbarco e sbarco dall'elicottero
Addestramento ad imbarco e sbarco dall’elicottero
Recupero di una pattuglia con l'elicottero in hovering
Recupero di una pattuglia con l’elicottero in hovering

La Brughiera

La brughiera è un tipo particolare di habitat che cresce grazie alla scarsa presenza di humus (chiamato infatti anche landa a brugo), caratterizzata dalla presenza di suoli acidi e da vegetazione a crescita bassa.

Questa è la definizione che Wikipedia dà quando si digita questa parola, proseguendo poi all’Italia in particolare leggiamo:

Il brugo
Il brugo

La tipica brughiera dell’Italia settentrionale è dominata dal brugo, da cui prende il nome, ma sono presenti anche specie di erica e di ginestra dei carbonai. Si tratta in genere di un terreno pianeggiante o di modesta altitudine (alta Pianura padana), dei pendii collinari e montuosi vicini alla pianura e dei corridoi morenici delle Prealpi. Si tratta di un terreno acido, povero di sali solubili (geloide) e humus, frequentemente argilloso, arenoso o ferrettizzato. Il terreno è in genere inadatto alla vegetazione arborea e alla coltivazione e quindi di scarsissimo valore economico, a parte l’uso della terra di brughiera come terriccio; ciò nonostante possono essere presenti popolazioni sparse di rovere e betulla bianca, che rappresenterebbero la vegetazione originaria.

Questa è la definizione che ci restituisce Wikipedia digitando “brughiera” ed infatti questa è la  descrizione che corrisponde esattamente al tipo di vegetazione del territorio che circonda il territorio di Somma Lombardo – Vergiate.

Il poligono di Somma Lombardo, presso il quale la sezione UNUCI di Gallarate organizzava le gare di tiro, è appunto situato in un territorio caratterizzato da questo tipo di vegetazione.

Se prendiamo la tavoletta dell’IGM Foglio 32 sez.IV “Vergiate” e cerchiamo il Poligono di Somma Lombardo a coordinate MR 76906152, nella toponomastica riportata li attorno possiamo leggere Brughiera di Garzonera, Brughiera di Guaglio, Brughiera di Vigano.

Trent’anni fa alcuni Ufficiali della sezione UNUCI di Gallarate che avevano girato un po’ per l’Europa per vedere cosa si faceva all’estero, ebbero l’idea di variare un po’ le solite gare di tiro che si effettuavano al Poligono di Somma Lombardo, pertanto pensarono di effettuare una marcia topografica e una corsa nel territorio li attorno ed in alcuni punti predisposti effettuare delle prove quali il lancio della bomba a mano e la stima della distanza, per poi arrivare all’interno del poligono per effettuare il tiro con arma lunga e con arma corta.

Quegli Ufficiali della sezione UNUCI di Gallarate vollero inoltre dare un nome a questa attività e visto il territorio in cui si svolgeva pensarono di chiamarla “BRUGHIERA”.

Era nata così la prima gara di pattuglia in Italia.

Sono passati trent’anni ed ogni anno la sezione UNUCI di Gallarate ha continuato ad organizzare la Brughiera ed ogni anno si è cercato di cambiare, di introdurre cose nuove, di migliorare.

La gara è iniziata come gara di pattuglia composta da tre elementi ed era esclusivamente diurna, poi si pensò di prolungare lo svolgimento anche nella prima parte della notte e divenne così una gara diurna e notturna, poi si pensò di aumentare il numero dei componenti la pattuglia arrivando a sette elementi per poi passare ad otto elementi.

Brughiera era definita “Gara di marcia, orientamento e tiro” oggi Brughiera ha rinunciato ad essere una gara perché si è voluto dare maggior peso alla componente addestramento, come richiesto anche dallo Statuto UNUCI all’articolo 2 comma 1, pertanto viene definita semplicemente “esercitazione notturna e diurna per pattuglie militari “.

Scudetto ITALIA sulle SCBT
Scudetto ITALIA sulle SCBT

Il tema su cui si basa oggi è quello dell’impiego di unità all’estero nelle “operazioni di sostegno della pace”, ovvero:

  • Peacekeeping
  • Humanitarian Aid
  • Peace Enforcement
  • Conflict Prevention
  • Peacemaking
  • Peace Building

Brughiera ne ha fatta di strada e si spera che ne faccia ancora tanta continuando ad assolvere il compito che la sezione di Gallarate con essa vuole portare a compimento:

“concorrere alla formazione morale e professionale degli Ufficiali di ogni ruolo e grado delle categorie in congedo nonché, alle connesse attività divulgative e informative, per il loro impiego nell’ambito delle Forze di completamento e delle Unità militari attive”.

 

LINEAMENTI DELL’ESERCITAZIONE 2014

 

logo_isolato unuci Gallarate

BRUGHIERA 2014

XXX edizione

Ferno / Lonate Pozzolo (VA)

      28-29-30 marzo 2014    

LINEAMENTI DELL’ESERCITAZIONE

  1. SCOPO
  • Concorrere alla formazione morale e professionale del personale militare di ogni ruolo e grado delle categorie in congedo, nonché alle connesse attività divulgative e informative, per il loro impiego nell’ambito delle forze di completamento delle unità militari in vita (art. 2, 1° comma del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50, Regolamento recante la privatizzazione dell’ente pubblico non economico «Unione nazionale degli Ufficiali in congedo d’Italia», a norma dell’articolo 46, comma 1, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35).
  • Collaborare con le competenti autorità militari, anche su base convenzionale, all’addestramento e alla preparazione fisica e sportiva del citato personale, che abbia prestato adesione al reimpiego in servizio nelle forze di completamento (art. 2, 1° comma, lett. a) del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50).
  • Mantenere rapporti con organizzazioni internazionali fra Ufficiali in congedo per lo svolgimento di programmi addestrativi per il pronto inserimento dei riservisti nelle formazioni militari (art. 2, 1° comma, lett. b) del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50).
  • Promuovere i valori di difesa e sicurezza della Patria, la fedeltà alle istituzioni democratiche, rafforzando i vincoli di solidarietà fra il mondo militare e la società civile. ( 2, 1° comma, lett. c) del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50)
  • Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni della difesa e della sicurezza nazionale, sul ruolo e l’importanza dei riservisti, sulla cultura della sostenibilità ambientale e sociale, sugli interventi di difesa e protezione civile. (art. 2, 1° comma, lett. d) del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50)
  • Avvicinare gli Ufficiali della Riserva alle tematiche dei nuovi scenari delle operazioni di risposta alle crisi Crisis Response Operation (CRO), ed in particolare, alle Peace Support Operations (PSO), proponendo un nuovo spunto addestrativo circa le attuali funzioni proprie dell’ufficiale subalterno ed altri incarichi di carattere tecnico operativo previste nei teatri di impiego quali, ad esempio, il “soccorritore militare”. Inoltre con la partecipazione nella medesima esercitazione di importanti assetti della Protezione Civile e del Soccorso di altre rilevanti realtà del mondo del volontariato e dell’associazionismo, anche sportivo, con le attività esercitative, si vorrà promuovere il tema delle relazioni tra civili e militari nelle operazioni a supporto della pace[1] attraverso lo svolgimento di attività di training in comune.

2.  TEMA

Le operazioni di assistenza umanitaria in teatro ad alta intensità.

3.  TIPO

Esercitazione operativa, valutativa, continuativa, diurna-notturna, in bianco, sul terreno, con nemico dispiegato sul terreno.

4.  ZONA

Centro abitato e terreno boschivo prevalentemente pianeggiante.

Cartografia: carta topografica d’Italia scala 1: 25000

Foglio N° 095 SEZ. III – Gallarate

Foglio N° 117 SEZ. IV – Castano Primo

 

  1. DIREZIONE ESERCITAZIONE

Presidenza UNUCI Gallarate

 

  1. PARTECIPANTI

In ruolo AZZURRO:

  • n° 12 pattuglie concorrenti composte da 8 militari.

In ruolo MARRONE e VERDE (Opposition Forces, Non combatants);

  • personale della sezione U.N.U.C.I. Gallarate, coadiuvato da personale in servizio e di altre Organizzazioni ed Associazioni d’Arma e Associazioni collaboranti che verranno elencate al termine della esercitazione.
  1. ELENCO DELLE POSSIBILI ATTIVITÀ
  • Verifica ordini (teorica)
  • NAVIGAZIONE TOPOGRAFICA INDIVIDUALE (teorica, pratica)
  • CPX (Command Post Exercise) (pratica)
  • Controllo equipaggiamento (teorica, pratica).
  • Tecniche del Soccorritore Militare per estrinsecazione da veicoli, trascinamento, trasporto di feriti e MLS (pratica)
  • CASEVAC e MEDEVAC (pratica)
  • ZAE (pratica)
  • RAI (Pratica)
  • CAS Close Air Support (teorica)
  • C- IED AWARENESS (pratica)
  • cinturazione e rastrellamento di obiettivi (Cordon and Search Operations) (pratica);
  • capacità di scorta convogli (Convoy and Escort) (pratica);
  • Observation Post (OP) (pratica);
  • distribuzione aiuti umanitari (pratica);
  • Controllo della Folla (Crowd Control) (pratica);
  • Security of Operational Bases (pratica);
  • demolizioni (pratica);
  • navigazione di superficie, sbarco, presa di terra ed infiltrazione e attacco diretto ad obiettivi di interesse (pratica);
  • operazioni di imbarco e sbarco da elicottero (teorica, pratica)
  • Rapporto di missione (teorica, pratica)

N.B.: I COMANDI INTERESSATI AD ISCRIVERE PROPRIE RAPPRESENTATIVE POTRANNO SEGNALARE EVENTUALI ESIGENZE ADDESTRATIVE SPECIFICHE DA INSERIRE NEL PIANO DELLE ATTIVITÀ E COLLABORARE NELLA STESURA DEL PROGRAMMA E PREDISPOSIZIONE DELLE MODALITÀ DI SIMULAZIONE  DELLE STESSE. (contatto con Presidenza UNUCI tramite e-mail: segreteria@gallarate.unuci.org).

LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER LO SVOLGIMENTO DELL’ESERCITAZIONE ED EVENTUALI MODIFICHE DEL PROGRAMMA SARANNO COMUNICATE AL RICEVIMENTO DELLA PRE-ISCRIZIONE.

 REGOLAMENTO

  1. NORME GENERALI
  • Il militare in congedo indossa l’uniforme su specifica autorizzazione delle competenti autorità militari ed è, quindi, sottoposto al regolamento di disciplina militare, con tutti gli obblighi che esso comporta.
  • Tutti i partecipanti sono tenuti ad osservare ed attenersi alle disposizioni di sicurezza atte a prevenire incidenti in ogni tipo di attività, particolarmente nel maneggio delle armi, uso di materiale alpinistico e superamento di ostacoli e le norma di sicurezza e l’uso delle protezioni oculari previste per la disciplina dell’Airsoft Training (o Softair). In relazione utilizzo della predetta disciplina sportiva civile nell’esercitazione, si richiamano i contenuti dell’articolo pubblicato sul sito U.S. Army “Soldiers test integration of popular civilian game into pre-deployment training”[2].
  • I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dagli Ufficiali che guidano la delegazione e dal capo pattuglia.
  • Le contestazioni dovranno essere riportate per iscritto alla Direzione di Esercitazione dietro pagamento di una cauzione di Euro 50, restituita nel caso di accoglimento del ricorso, entro il giorno dell’esercitazione. Esse verranno esaminate dalla Direzione di Esercitazione al termine delle attività.

 2.  PARTECIPANTI

  • Militari in servizio attivo nelle Forze Armate Italiane e nelle Forze di Polizia.
  • Ufficiali in congedo e soci aggregati U.N.U.C.I. che abbiano svolto il servizio militare, in regola con l’iscrizione.
  • Militari in servizio attivo e della riserva appartenenti a Reparti ed Organizzazioni riconosciute della Riserva di Nazioni della NATO e Nazioni amiche.
  • Iscritti ad Associazioni d’Arma riconosciute dal Ministero della Difesa, purché aventi svolto il servizio militare, ivi compresi coloro che hanno frequentato corsi di formazione a carattere teorico-pratico presso i reparti delle Forze armate denominati “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane”.

 3.  FORZA

Le pattuglie devono essere composte da 8 militari, di cui possibilmente almeno un Ufficiale. È ammessa la partecipazione di pattuglie non comandate da un Ufficiale purché presentati/comunicati ufficialmente dalla Sezione/Comando di appartenenza.

Non saranno ammesse pattuglie non complete ovvero mancanti di uno o due elementi.

Possono essere composte da due brick da 4 (quattro) militari provenienti da Associazioni diverse che saranno accoppiate ad insindacabile giudizio dalla D.E. a meno di accordi precedenti fra le Associazioni stesse.

E’ auspicabile che all’interno della pattuglia, almeno nr. 1 operatore sia conoscitore della lingua inglese, in relazione sia alla probabile partecipazione all’esercitazione stessa di personale straniero, sia per l’esecuzione di talune procedure radio in fonia secondo standard NATO.

 4.  TENUTA

  • Esercitazione / Cerimonia conclusiva: Uniforme da combattimento in uso presso il reparto o il corpo di appartenenza.
  • Note:
  1. Le calzature devono essere stivaletti da combattimento militari.
  2. Le buffetterie (cinturone, spallacci, giberne, borraccia) devono essere di modelli in uso presso le Forze Armate di appartenenza.
  3. Zaini, borse topografiche e contenitori speciali devono essere di modelli in uso presso il reparto o corpo di appartenenza. Sono ammessi anche modelli civili purché di foggia e colore militare.
  4. Concorrenti con uniforme, calzature e cura della persona non conformi alle norme nazionali non saranno ammessi all’esercitazione.

 5.  EQUIPAGGIAMENTO

  • NON SONO PERMESSE ARMI DA FUOCO E DA TAGLIO.
  • L’organizzazione fornirà alle pattuglie il materiale necessario per lo svolgimento delle prove.

 Tuttavia ciascuna pattuglia/ciascun componente della pattuglia dovrà essere dotato in proprio del seguente materiale, come sotto specificato:

  1. Bussola, goniometro/rapportatore, coordinatometro, penna e blocco per appunti (obbligatori per ogni elemento della pattuglia).
  2. Almeno un binocolo per pattuglia.
  3. Zaino (peso affardellato almeno 10 kg), dotazione di pronto soccorso, coltellino multi-uso, lampada portatile. (*)
  4. Borraccia/camelback.
  5. Indumento protettivo contro la pioggia o il freddo (giacca a vento e/o poncho).
  6. Contenitori impermeabili per zaino.
  7. Materiale per bivacco notturno adeguato al clima e alle condizioni atmosferiche (sacco a pelo, materassino per ogni elemento della pattuglia)
  8. Ricambio di vestiario per ogni elemento della pattuglia.
  9. Telo tenda per ogni singolo elemento della pattuglia.
  10. almeno 1 Radio per pattuglia (per comunicazioni con il Posto Comando e tra operatori) modello LPD/PMR/PRR su canali 446 Mhz (es. Midland G7/G8/G9, ecc.), e se disponibile, solo per coloro in possesso delle previste autorizzazioni, apparati VHF (1 per pattuglia).
  11. Fumogeni: almeno, 1 rosso, 1 verde per ogni singolo elemento della pattuglia.
  12. Cyalume: almeno 4, rosso, verde, giallo, blu per ogni singolo elemento della pattuglia.
  13. ASG (Air Soft Gun), replica a norma di legge, di:
  • fucile di assalto per ogni elemento della pattuglia, con caricatori max 8 + 1 inserito, caricati a max 100/110 BB, e preferibilmente monofilari o bifilari (oppure contenitori/bustine contenenti max 110/120 BB in luogo dei caricatori se non disponibili) .
  • arma di reparto (Minimi, M60, M240) se disponibile e max 1 per pattuglia (6+1) con caricatori max 2500 BB (max 2 a pattuglia).
  1. Munizionamento biodegradabile BB da Softair 0,20/0,25 g. di scorta di pattuglia (almeno nr. 1 confezione da kg 1).
  2. Gibernaggio/porta caricatori/combat vest/body armour (*)
  3. Protezioni per softair obbligatorie: occhiali o maschera.
  4. replica elmetto “Fritz” in dotazione all’E.I. e guanti.
  5. Gilet ad alta visibilità (preferibilmente arancione) del tipo previsto come dotazione automobilistica, da custodire nell’uniforme cbt e pronto all’uso.
  6. Telefono cellulare personale per comunicazioni in caso di emergenza con la D.E. ed il Posto Comando.

(*) Il peso (minimo 10 kg) dello zaino verrà controllato a discrezione dell’organizzazione, e sarà oggetto di valutazione. Eventuali inosservanze saranno immediatamente penalizzate ad ogni controllo per tutta la durata della esercitazione. Il peso di combat vest/body armour (al netto di camelback/borracce) si può sommare allo zaino per ottenere il peso complessivo di 10 kg.

 

  1. SVOLGIMENTO DELL’ESERCITAZIONE
  • Le pattuglie dovranno presentarsi, complete dell’equipaggiamento necessario per tutta l’esercitazione all’inizio delle attività, dopo aver effettuato le operazioni di iscrizioni. Da quel momento non potranno più prelevare o depositare materiali o parti di esso nelle autovetture.
  • La tenuta e l’equipaggiamento delle pattuglie saranno decisi autonomamente dal capopattuglia a seconda dell’attività assegnate/missioni da svolgere, ed il resto del materiale depositato nel bivacco/COP/FOB assegnato.
  • L’inquadramento operativo per lo svolgimento di ogni compito saranno disponibili in loco in forma scritta. Sarà compito delle pattuglie concorrenti assicurarsi di avere tutto il materiale necessario relativo al compito assegnato, nonché di mantenere un contatto costante con la D.E./Posto Comando.
  • La D.E. si riserva la facoltà di modificare, se necessario, percorso, ordine e tipo di prove/attività/missioni. I componenti della squadra, indipendentemente dal grado, sono tenuti a seguire le indicazioni dei direttori dell’esercitazione.
  • Lo scopo dell’attività è addestrativo.

 7.  RESPONSABILITÀ

La Direzione dell’esercitazione e il Comitato Organizzatore declinano ogni responsabilità per danni a persone e cose verificatesi durante l’esercitazione. Una minima copertura assicurativa sarà, in ogni caso, fornita dal Comitato Organizzatore.

 8.  CONDIZIONI METEREOLOGICHE

L’esercitazione si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.

 9.  RESPONSABILITÀ MEDICHE

Ogni partecipante dovrà essere consapevole del proprio stato fisico e livello d’allenamento. Esami medico/sportivi non potranno essere effettuati prima della partenza. Ogni Direttore di esercitazione ha la facoltà insindacabile di fermare un partecipante infortunato, per ragioni di sicurezza, fino all’arrivo di un medico che attesti la possibilità dell’infortunato a continuare. Le protezioni oculari sono obbligatorie in ogni momento delle attività, tranne nei luoghi/momenti specificatamente indicati.

Ciascun concorrente (ad eccezione del personale FF.AA./FF.PP. in servizio) dovrà compilare ed inviare via e-mail all’indirizzo gallarate@unuci.it il modulo di autocertificazione di buona salute.

 

  1. ISCRIZIONI
  • Squadre:
  • Massimo 12 pattuglie da 8 militari.
  • I moduli di pre-iscrizione, debitamente compilati, dovranno pervenire entro e non oltre il

11 marzo 2014 via e-mail all’indirizzo brughiera@gallarate.unuci.org

  • La quota d’iscrizione alla competizione è di Euro 50 per partecipante, ad eccezione del personale delle FF.AA./FF.PP in servizio attivo, la cui partecipazione è gratuita nel caso in cui l’iscrizione sia inoltrata dal Comando/Ufficio di appartenenza come rappresentativa dello stesso; per il personale in servizio attivo delle FF.AA./FF.PP, che volesse partecipare a titolo personale e libero dal servizio, la partecipazione è gratuita ma sarà a suo carico solo il costo del vitto.
  • Per confermare l’iscrizione le pattuglie dovranno far pervenire, entro il 11 marzo 2014, euro 10 per concorrente tramite versamento sul c/c bancario:

Banca Popolare di Milano

Agenzia n° 0111 – Via Verdi, 8 – 21013 Gallarate (VA)

Coordinate bancarie

CIN Z ABI 05584 CAB 50240 Conto n° 000000025876

Coordinate internazionali

IBAN IT04 Z 05584 50240 000000025876 BIC BPMIITMM111

intestato a “U.N.U.C.I. sezione di Gallarate – Via Venegoni, 3 – 21013 Gallarate”.

Il resto della quota sarà pagato direttamente in loco.

  • Al ricevimento del versamento d’iscrizione sarà inviata alla pattuglia la conferma dell’accettazione di tale iscrizione.
  • Qualora una pattuglia già iscritta fosse impossibilitata a partecipare, dovrà comunicarlo all’organizzazione al più presto per permettere il reinserimento d’eventuali pattuglie escluse. La somma versata come anticipo per l’iscrizione, non verrà in nessun caso rimborsata.
  • Per le rappresentative di personale in servizio attivo delle FF.AA./FF.PP, i Comandi di appartenenza dovranno solo confermare l’iscrizione entro il 11 marzo 2014, con comunicazione via mail all’indirizzo brughiera@gallarate.unuci.org anche priva dei nominativi del personale partecipante, ma specificando il numero degli stessi e l’eventuale necessità di materiale a noleggio (che verrà messo a disposizione gratuitamente dalla Presidenza UNUCI Gallarate).

 

  • Per il personale in servizio attivo delle FF.AA./FF.PP, che volesse partecipare a titolo personale e libero dal servizio, dovrà confermare l’iscrizione (che sarà comunque gratuita) entro il 11 marzo 2014. Si precisa che tale personale verrà aggregato/inserito nelle pattuglie partecipanti, laddove possibile, o impiegato in supporto/staff a Posti Comando o alla D.E.

 2.   SISTEMAZIONE LOGISTICA

Le pattuglie concorrenti ed eventuali accompagnatori dovranno essere munite in proprio di:

  • Materiale per bivacco notturno per il pernottamento di venerdì notte.
  • Effetti letterecci, ossia sacco a pelo e materassino o branda da campo (da lasciare a bordo dei veicoli) per il pernottamento di sabato notte.
  • Venerdì 28 marzo: cena al sacco a cura dei partecipanti (non è prevista convenzione con ristorante).
  • Sabato 29 marzo: colazione, pranzo e cena forniti a cura dell’organizzazione.
  • Domenica 30 marzo: colazione e pranzo forniti a cura dell’organizzazione.

Il costo delle colazioni, pranzi e cene verranno comunicati alla conferma dell’accettazione dell’iscrizione.

 3. CONTATTI

Informazioni e chiarimenti possono essere chiesti contattando :

 4.  PER INVIO ISCRIZIONI

UNUCI Gallarate e-mail: brughiera@gallarate.unuci.org

PRE-ISCRIZIONE

Si consiglia la pre-iscrizione onde garantirsi l’ordine di priorità dato l’esiguo numero di pattuglie ammesse alla gara per ragioni organizzative.

 

TERMINE ULTIMO PRE-ISCRIZIONE 11 MARZO 2014.

I moduli di pre-iscrizione, debitamente compilati, dovranno pervenire entro e non oltre il 11 marzo 2014 via posta, fax o internet all’indirizzo sopra riportato.

L’invio dell’anticipo di € 10 per concorrente regolarizzerà la pre-iscrizione.

 

 

 

 

[1] Si richiama in proposito, GIOVANNI VULTAGGIO, “Le relazioni fra le forze militari e le organizzazioni internazionali, governative e non governative, in area di operazioni”, Informazioni della Difesa nr.1/2013 e la pubblicazione CeSPI, Working Paper nr. 19/2005 “Le relazioni tra civili e militari nelle operazioni a supporto della pace. L’esperienza italiana,  il CIMIC e le sue prospettive”.

[2] http://www.army.mil/article/25860/. Si richiamano anche gli articoli “Military Training Through the Use of Airsoft Guns”, Cali Police Dept. Using Airsoft Guns for Training Due to Ammo Shortage.

BRUGHIERA 2014-

Il 28, 29 e 30 marzo 2014 la sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) di Gallarate ha organizzato la XXX^ Edizione della “Brughiera”, esercitazione diurna e notturna per pattuglie militari, formate da personale della Riserva, che si è svolta nel territorio del Parco del Ticino e dei comuni di Ferno, Lonate Pozzolo, e frazione di Vizzola Ticino, e Somma Lombardo. L’esercitazione verteva sulle operazioni di assistenza umanitaria alla popolazione in un teatro operativo estero considerato rischioso.
Per la componente militare hanno partecipato n.11 pattuglie da 8 elementi, provenienti da tutta Italia, cimentandosi in diversi periodi formativi e scenari sul pattugliamento notturno, sulle tecniche di irruzione, sulla formazione basica nel campo della medicina tattica, sulle procedure di imbarco/sbarco dall’elicottero, nella scorta di convoglio e la distribuzione viveri, nell’assistenza alla popolazione civile ed recupero equipaggio velivolo abbattuto. Parallelamente, hanno operato anche diverse organizzazioni di volontariato di protezione civile di gruppi operanti tra le Provincie di Varese e Milano, nonché in forza al Parco del Ticino, coordinate sapientemente dai veterani della Protezione Civile di Legnano che, avvalendosi del medesimo impianto organizzativo e delle location, hanno svolto le proprie prove di intervento idrogeologico, di ricerca persone scomparse, ed organizzato tutta la logistica dell’esercitazione.
All’ottima riuscita dell’esercitazione hanno contribuito inoltre i softgunner (sportivi che praticano il Softair) di varie associazioni sportive affiliate allo CSEN di Varese, che impiegati come “role-players” sui diversi scenari operativi ricreati con grande realismo dalla Direzione di Esercitazione, hanno “interpretato” con grande accuratezza, anche nell’abbigliamento e nell’atteggiamento, i ruoli assegnatigli di volta, in volta: i manifestanti ostili, gli “insurgents”, gli appartenenti a gang criminali ed, insieme ad altre componenti del volontariato come gruppi di Boys Scout e studenti, la popolazione civile da soccorrere. Nei vari scenari, di fronte alle situazioni animate dai “softgunner” varesini seguendo un accurato copione, il personale della Riserva ha dovuto mettere in pratica quanto acquisito nella costante formazione ed addestramento militare, previsto ex art. 2, 1° comma del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 50 “Regolamento recante la privatizzazione dell’ente pubblico non economico Unione nazionale degli Ufficiali in congedo d’Italia”, applicando dalle procedure previste dal Diritto Internazionale Umanitario, alle tecniche operative e di gestione delle varie situazioni previste nelle missioni di assistenza umanitaria. In tal modo, i “riservisti” messi a dura prova dalle situazioni proposte, rese ancora più difficoltose dall’impiego come strumento addestrativo del softair (o “tiro tattico sportivo”) che prevede l’utilizzo di repliche molto realistiche di fucili d’assalto e armi individuali calibro 6 mm, in cui hanno dovuto applicare le misure di sicurezza ed autoprotezione previste e sviluppare prontezza e decisione nell’applicazione delle “regole d’ingaggio”, sotto il vigile controllo dei “valutatori” della Direzione di Esercitazione.
L’esercitazione, di carattere altamente innovativo e sperimentale, ha visto la combinazione di attività addestrative previste dalle rispettive regolamentazioni di settore, Protezione Civile e Riserva Militare. Ciò allo scopo di avvicinare gli Ufficiali della Riserva ed i responsabili delle unità di Protezione Civile alle tematiche del ruolo del nostro Paese nei nuovi scenari delle operazioni di risposta alle crisi Crisis Response Operation (CRO), ed in particolare, alle Peace Support Operations (PSO), proponendo un nuovo spunto addestrativo circa le attuali funzioni proprie dell’ufficiale subalterno, ed su altri incarichi di carattere tecnico operativo previste nei teatri di impiego quali, ad esempio, il “soccorritore militare” e lo specialista funzionale “CIMIC”. Infatti con la partecipazione nella medesima esercitazione di importanti assetti della Protezione Civile e dell’Emergenza e del Soccorso, ma anche di altre rilevanti realtà del mondo del volontariato e dell’associazionismo, anche sportivo, con le attività esercitative, si è voluto promuovere il tema delle relazioni tra civili e militari (CIMIC) in generale nelle operazioni a supporto della pace, attraverso lo svolgimento di attività di training in comune.
L’esercitazione, programmata a partire dalla sera del 28, per la componente della Riserva Militare e di alcune componenti PROCIV per la parte logistica e delle comunicazioni, è proseguita sabato e domenica, 29 e 30 marzo 2014. Essa, come già evidenziato, ispirata all’impegno nazionale in diversi teatri operativi, denominati “ad elevata intensità”, è stata strutturata in una serie di scenari in cui sono state realizzate le simulazioni di alcune situazioni tipiche di Protezione Civile, in altre, operazioni di assistenza e soccorso alla popolazione con la protezione di componenti militari, ed infine scenari esclusivamente di carattere militare, ideati in modo da non escludere in ogni caso a priori, la possibilità di attivare comunque assetti di emergenza e soccorso laddove il carattere di simulazione “Live” avesse raggiunto i livelli adeguati.
Come supposto tattico, è stato ipotizzato quindi che una Task Force venisse dispiegata nell’ambito di una missione di Crisis response operations (CRO) prevista da apposita risoluzione ONU in una nazione in cui debba essere ripristinata la legalità (come ad esempio la Risoluzione n. 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per il Mali) in supporto alla missione ONU.
Gli scenari di esercitazione realizzati sono stati i seguenti: 1. “Operazione di ricognizione di linea di confine, attraverso l’impiego di long range patrol per prevenzione e repressione di traffici illeciti in attività di Custom Police”
2. “Operational Mentor and Liaison Team Traning” per Military Life Support basico e tecniche e procedure di avvicinamento ed imbarco/sbarco da elicotteri;
3. “Assistenza alla popolazione – Intervento Idrogeologico”;
4. “Assistenza alla popolazione – distribuzione viveri; crowd control; scorta convoglio; imboscata convoglio; recupero feriti”;
5. “Cinturazione area di operazioni di assistenza umanitaria ed attività CIMIC; Assistenza sanitaria alla popolazione; mass casualty incident per attentato ad edificio scolastico; bonifica esplosivi, ricerca e soccorso ed evacuazione feriti; ricerca attentatore fuggitivo con unità cinofile e pattuglie
esploranti”
6. “Ricerca di personale e materiali a bordo di velivolo abbattuto da Manpads ” suddiviso negli ulteriori sottoscenari:

- “Ricerca Persone Scomparse in acqua con utilizzo componente subacquea per recupero corpo pilota annegato a seguito di lancio con paracadute”
– “Ricerca Persone Scomparse con unità cinofile, per recupero membro equipaggio atterrato ferito e privo di conoscenza a seguito di lancio con paracadute”
– “Hostage rescue per recupero membro equipaggio atterrato incolume a seguito di lancio con paracadute e catturato da insurgents”
La presenza di rappresentanti del Corpo in congedo nell’ambito dell’organizzazione dell’esercitazione è stata testimoniata dall’impegnativa prova notturna prevista all’inizio delle attività, che ha riguardato un’operazione di polizia doganale, sia “anticontrabbando” che “antidroga”, vera e propria, ipotizzata su una linea di confine doganale permeabile ai traffici illeciti.
L’operazione prevedeva una ricognizione notturna della sponda lombarda del fiume Ticino, che fungeva da confine fluviale con altra nazione. Le pattuglie impiegate, costantemente in collegamento radio con il rispettivo Comando Plotone installato su veicoli fuoristrada, ha effettuato il riconoscimento di luoghi e attività di osservazione occulta finalizzata all’avvistamento di possibili colonne di contrabbandieri appiedati e/o automontati (interpretati con grande realismo da Role-Players) verosimilmente trasportanti merci vietate (armi e stupefacenti) e/o di contrabbando dalla sponda del confine fluviale, all’interno del territorio. Una volta individuate la/le colonne di contrabbandieri, le pattuglie, mantenendo l’osservazione occulta e senza procedere all’inseguimento, hanno comunicato le coordinate geografiche nonché direzione di marcia al rispettivo Comando, onde consentire allo stesso di organizzare il dispositivo di contrasto attraverso la predisposizione di posti di controllo (check – point mobili) all’interno del territorio (da organizzarsi con pattuglie a ciò comandate ed inviate nei punti topografici disposti dal proprio Comando), onde evitare il raggiungimento da parte delle stesse colonne dell’abitato considerato luogo di destinazione finale ove si è ipotizzato fossero situati i depositi di merci vietate. Le attività svolte, rigorosamente in modalità “Live” e quindi legata al naturale evolversi degli eventi, ha consentito di individuare attraverso l’attività di osservazione e appostamento occulto da parte di uno dei dispositivi composti da pattuglie di riservisti, anche suddivisi in piccoli nuclei, un deposito di armi leggere, ed un nascondiglio di sostanze stupefacenti all’atto del loro recupero da parte di membri di organizzazione criminale, tratti quindi in arresto a seguito di intervento da parte delle pattuglie operanti. Parimenti, l’attività di osservazione occulta sul confine fluviale ha consentito l’individuazione di una colonna di trafficanti appiedati stazionanti nell’entroterra in attesa di ricevere la merce vietata, riusciti però a sfuggire all’identificazione, dileguandosi nella fitta boscaglia. Una colonna di autovetture fuoristrada dell’organizzazione contrabbandiera è invece riuscita ad effettuare indisturbata il tragitto dall’area di ricezione delle merci vietate, fino al deposito di stoccaggio ad alcuni chilometri di distanza grazie all’utilizzo di staffette che hanno preceduto i percorsi evitando i check point predisposti ed eludendo i percorsi delle pattuglie di ricognizione.
Durante l’operazione, sono stati comunque controllati e perquisiti diversi edifici sospettati di essere utilizzati come depositi temporanei , nonché infine l’irruzione a seguito di acquisizioni informative in un edificio adibito a “raffineria” di sostanze stupefacenti al cui interno si trovavano membri di organizzazioni criminali.
Con questo scenario, che ha richiesto una minuziosa pianificazione anche nella determinazione delle “regole del gioco” oltre che all’organizzazione stessa che, per l’estensione in cui si è svolta, ha richiesto accordi con le Forze di Polizia, le Amministrazioni Locali e la Direzione del Parco del Ticino, ha consentito di far toccare con mano a tutto il personale in esercitazione le difficoltà del controllo di un confine, ancorché una porzione di pochi chilometri, e della relativa vigilanza a fini doganali, anticontrabbando e antidroga, che il Corpo quale “Military Custom Police” svolge da sempre, in silenzio e con grande efficacia e determinazione.
L’esercitazione nel suo complesso ha visto la partecipazione, complessivamente tra personale esercitato e staff, sia militare che di Protezione Civile, di circa 200 uomini e donne, con oltre 50 autoveicoli fuoristrada e mezzi speciali, l’allestimento di un campo base con mensa, dormitori, sala briefing, posto comando, torri faro e generatori di energia elettrica, ponti radio, piazzola elicotteri e parcheggi automezzi, con tutte le strutture necessarie anche per la sicurezza dello stesso, nonché la presenza di organizzazioni di volontariato per componenti tecniche e specialistiche anche subacquee, nonché di unità cinofile da ricerca persone ed antiesplosivo.
L’esercitazione che ha riscosso il plauso della Prefettura di Milano e delle Autorità Locali, nonché l’apprezzamento di tutte le componenti esercitate, per la metodologia innovativa scelta e per il raggiungimento di un perfetto amalgama tra tutte le componenti, ha anche evidenziato importanti spunti di riflessione circa gli approfondimenti e i margini di miglioramento che possono essere colmati dalla ancora maggiore motivazione che la riuscita di queste complesse, ma gratificanti, ha lasciato nell’animo di tutti.
Non ultimo, è emerso, ancora più nitido e reale, il ruolo che il personale della Riserva Militare, portato avanti con zelo e passione dalle tante Sezioni dell’Unione Nazionale degli Ufficiali in congedo di cui anche gli Ufficiali del Corpo, grazie anche alle numerose iniziative e la promozione di URFI, fanno parte.
La Riserva Militare, di cui gli Ufficiali in congedo ne costituiscono il collante ed il motore, ha evidenziato un importante modalità di svolgere “volontariato istituzionale”, consentendo allo strumento militare di poter disporre di professionalità varie e non reperibili al suo interno, e della società civile di poter disporre di persone all’interno di essa, in possesso di competenze, mentalità ed esperienze utili ai fini di attività così impegnative e strategiche come quelle della Protezione Civile, di cui, il nostro Paese, può vantare senza alcun dubbio di possederne l’eccellenza.